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Sveglia bambini! Le strategie per un sereno buongiorno

Categoria: psicologia

Uno dei momenti più critici e impegnativi per i genitori è il risveglio mattutino dei figli, ecco i consigli della nostra psicologa per affrontarlo nel modo migliore!

Nei primi giorni di scuola i bambini sono ancora abituati a svegliarsi (e addormentarsi) più tardi e quindi può capitare che fatichino ad adeguarsi ai nuovi orari imposti dagli impegni scolastici e dagli impegni lavorativi e organizzativi di mamma e papà.

La prima difficoltà del bambino è la quantità di sonno: non sempre riusciamo ad anticiparne la messa a letto e ciò si traduce in meno ore dormite rispetto al necessario, con un risveglio che risulta anticipato (e traumatico) rispetto al bisogno fisiologico del bambino. Inoltre i piccoli hanno bisogno di tempi più lunghi per passare dal sonno alla veglia.

Il risveglio ha inoltre un altro significato: come il momento di coricarsi alla sera, segna un distacco dai genitori. La sveglia del mattino segna la fine del tempo concesso al riposo, al sogno, nel contesto protetto della casa. Al mattino il bambino si prepara a una giornata di apprendimenti e relazioni sociali impegnative con educatori e coetanei.

I genitori hanno spesso fretta e, soprattutto durante la settimana, sono stressati dalla gestione degli orari e impegni della famiglia. Questo porta a sottovalutare l’importanza per i bambini del momento del risveglio, col rischio di trasmettere lo stress e  di comunicare al bambino impazienza e nervosismo.

La Preparazione

Ci sono alcune cose utili da fare la sera, in preparazione del risveglio:

A letto presto. Quante ore dormiva vostro figlio in vacanza? Mantenete il numero di ore e anticipate la messa a letto. Partite dall’ora in cui di solito va a letto e ogni sera anticipate di 10 minuti fino all'orario ideale di messa a letto. Fatelo in modo graduale per dar modo al ritmo crono-biologico di sincronizzarsi al nuovo orario. Non importa se le prime sere non dormirà subito, col tempo avrà sonno sempre prima. Costruite con il bambino un percorso rituale che preceda l’addormentamento (una canzoncina, una fiaba, la scelta di un oggetto da portare a letto).

Calcolate bene i tempi. Quanto serve al bambino per fare tutto di modo che il mattino cominci senza fretta, senza stress? Meglio svegliarlo prima, dandogli però il tempo di fare colazione, lavarsi e vestirsi con calma. E' importante calcolare il tempo corretto affinché non abbiate fretta, ma tempo a sufficienza. Tra la sveglia e la colazione dovrebbero passare almeno una decina di minuti. Se il bambino è piccolo e dovete preparargli la colazione è meglio se lo svegliate quando tutto è pronto.

Le regole e il calendario non si discutono. Le regole del sonno e della veglia devono apparire al bambino necessarie. Al mattino ha sonno e fa fatica a svegliarsi? Andrà a dormire prima la sera stessa.  Per i bambini piccoli è molto difficile capire l’alternanza dei giorni, e distinguere il fine settimana. Costruire insieme (bastano 10 minuti) un bel calendario ne aumenterà il valore emotivo e quindi l’efficacia. Si prende un foglio, pennarelli, e si alternano 5 quadrati blu a 2 quadrati rossi con gli orari. La mattina ci si alza e si guarda sul calendario, che ha ben scritto se si deve andare o meno all’asilo (e al lavoro). E se lo dice il calendario, non c'è da discutere.

La vostra sveglia è la prima. Il segreto per un buon risveglio dei genitori è anticipare il vostro inizio della giornata: mezz'ora per prepararvi, per un caffè in santa pace. A volte bastano anche solo 10-15 minuti. Svegliateli in tempo per fare colazione e per vestirsi, con voi già almeno parzialmente pronti e con il controllo della situazione.

La scelta della sveglia. Comprate insieme una sveglia colorata, che piaccia a vostro figlio. La imposterete per suonare 5-10 minuti dopo che avrete svegliato il bambino chiamandolo dolcemente a voce. Mettete l’opzione “ripeti” alla sveglia, affinché suoni dopo altri 5-10 minuti e se non è sveglio potete andare in camera per svegliarlo nuovamente e definitivamente. In pochi giorni avrà imparato a svegliarsi dolcemente dopo la vostra voce, in quei primi10 minuti, e sarà pronto a spegnere subito la sveglia.   

Il gioco del Preparare. Trasformate la routine del preparare quante più cose la sera, in un gioco, in modo che il bambino vi partecipi attivamente: scegliere e preparare i vestiti, fare lo zaino con tutto quel che serve per le attività e mettere la merenda, preparare la borsa per lo sport, apparecchiare la tavola per la colazione. Il piccolo imparerà a organizzarsi, a programmare le proprie attività e a responsabilizzarsi.

Creare uno schema. Stabilire insieme con il bambino quali saranno le azioni da fare al mattino e fare insieme uno schema, con disegni o figure ritagliate. Il numero di azioni deve essere proporzionale all’età del bambino. Per un bambino di 2-3 anni non può superare 3-5 compiti fondamentali, in cui lo seguiremo e aiuteremo: fare pipì, vestirsi, fare colazione, lavarsi i denti. Se il bambino è più grande il numero delle azioni sarà maggiore, e includerà aiutare a sparecchiare, rifare il letto. Anche il grado di autonomia nello svolgere le azioni aumenta con l’età.

Il rituale del risveglio

La voce dei genitori è il mezzo ideale insieme alle coccole, per favorire il passaggio dal mondo dei sogni a quello della realtà.  “È ora di svegliarsi: che ne dici?” la domanda, infatti, autorizza il bambino a prolungare un poco il tempo del sonno  secondo i suoi tempi. Ci si avvicini al piccolo con delicatezza, senza modi bruschi, parlandogli sottovoce ed evitando stimoli eccessivi (luce e rumori improvvisi). Per i bambini più piccoli potete pensare ad una canzoncina del risveglio, mentre per i più grandi provate a far loro delle coccole e a prospettare le belle cose che lo aspettano.

Per essere efficaci questi rituali devono essere ripetitivi (quindi prevedibili) e giocosi (quindi piacevoli). La routine è rassicurante proprio perché il piccolo sente di poterla prevedere e quindi controllare.

Evitate quelle situazioni di conflitto che già potete prevedere: lasciate per altri momenti della giornata argomenti, azioni, o osservazioni che sapete essere fonte di tensione. Litigare al mattino, prima di separarsi rende i bambini ansiosi: sanno che non vi rivedranno per molte ore e vi immaginano in collera con loro per tutto quel tempo, sentendosi in colpa. Ciò non giova alla costruzione di una buona autostima e non sarebbe un buon presupposto per affrontare le altre sfide quotidiane.

Schema, Stelline e premi. Per invogliare i bambini a seguire lo schema spesso viene suggerito di usare un sistema di premiazione con delle stelline. Aggiorna i quadretti con le attività della giornata, e per ogni attività svolta si attaccherà un bollino. Stabilite insieme  un obiettivo comune, in cui il bambino si impegna a svolgere una serie di compiti entro un certo orario (con un cronometro si cerca di stabilire ogni giorno un nuovo record). Si può stabilire una scala di valutazione  che sia sempre positiva (una stellina bravo, due bravissimo, tre super). Si può avere un premio finale, mensile o trimestrale, ottenuto sommando tutte le stelline. Il premio non deve essere troppo difficile da raggiungere e dovrebbe essere preferibilmente qualcosa da fare insieme e non un oggetto.

La prima colazione insieme. Prendere l’abitudine di fare colazione tutti insieme, seduti in una tavola apparecchiata e curata. Questo gli comunica che i genitori amano prendersi cura di lui. Si può chiedere al bimbo anche di raccontare i sogni che ricorda: raccontare aiuta il bambino a imparare a esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni.

Veloce=Facile. Se volete bambini autonomi nel vestirsi facilitate il compito: abiti con pochi bottoni, semplici da infilare, scarpe da ginnastica con gli strap invece che con i lacci.

Un inizio di giornata sereno. Cercate di creare in casa un ambiente sereno e un´atmosfera rilassata, e di dare qualche parola di incoraggiamento. Prospettate le cose della giornata che sapete far contento vostro figlio, per stimolarlo positivamente ad affrontare la giornata.

E prima di salutarvi non dimenticate un caldo abbraccio e un bacio forte, augurandovi “buona giornata”!

 a cura di  Mascia Bertoni, psicologa e psicoterapeuta
www.psicobenessere.it 


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