Che stress i compiti! Ma se fossero un segnale di DSA?

Quella con i compiti può essere una vera e propria “guerra” quotidiana in tante famiglie. “Non servono a niente”, “sono una perdita di tempo”, “li odio”... ma se questa difficoltà fosse un segnale di DSA?

Dobbiamo  essere consapevoli noi per primi e, all'occorrenza saper spiegare ai bambini, che i compiti, oltre a favorire il rendimento scolastico, insegnano abilità fondamentali per chiunque, indipendentemente da cosa sceglierà di fare nella vita:

• seguire istruzioni;
• lavorare autonomamente;
• gestire il proprio tempo;
• selezionare e utilizzare strategie;
• controllare il proprio lavoro;
• essere responsabili.

Sin dai primissimi anni di scuola, i compiti sono l'occasione per genitore e figli di gettare le basi di abitudini che guideranno, per molto tempo, l'approccio e l'organizzazione personale nei confronti di una varietà di obiettivi (di studio, di lavoro, a casa, personali). E' utile quindi saper comunicare un atteggiamento ottimistico, positivo e costruttivo nei confronti dei compiti a casa. E forse la prima forma di rispetto è quella di prendere in debita considerazione i punti di forza, le debolezze e le esigenze di ogni bambino. Cercare di capire l'origine delle sue difficoltà è un gesto di grande rispetto e un ottimo inizio per chiunque voglia veramente aiutare chi è in difficoltà.

I compiti a casa possono essere difficili per una serie di ragioni, tra cui:

• difficoltà di apprendimento o un disturbo specifico dell'apprendimento non ancora identificati (es: disortografia/disgrafia);
• mancato sviluppo di un'abilità necessaria a portate avanti il compito richiesto (es: saper incolonnare correttamente i numeri per le operazioni di calcolo);
• difficoltà ad elaborare una o più parti del compito;
• mancanza di strumenti adatti o di strategie idonee ad affrontare il compito (es: studiare solo a memoria);
• affaticamento, dovuto alle richieste del compito o a condizioni generali;
• problemi di attenzione e difficoltà di natura emotiva  (es. fatica nell'accettare la frustrazione).

Man mano che diventa chiaro ciò che rende difficile il progresso sereno di un figlio, non esitate a parlargliene e a spiegarglielo, aiutandolo così a comprendere meglio se stesso e le proprie caratteristiche di apprendimento.

Nel caso il bimbo abbia un DSA: è un’ importante premessa di chiarezza e rispetto che permetterà di dissolvere parte della frustrazione e delle resistenze sviluppate nei confronti dei compiti.

Per qualsiasi dubbio puo’ essere utile rivolgersi ad uno specialista, per capire dove stia il confine tra idiosincrasia ai compiti e difficoltà obiettive.

Con il terminedisturbi specifici dell’apprendimento(DSA) ci si riferisce ad un gruppo eterogeneo di disturbi che si manifestano attraverso significative difficoltà a carico delle abilità di lettura (DISLESSIA), calcolo (DISCALCULIA), scrittura (DISORTOGRAFIA e DISGRAFIA). Spesso questi deficit sono presenti in associazione.

Si denotano come “specifici” in quanto il disturbo interessa un’abilità circoscritta, mentre il quoziente intellettivo globale è nella norma.

La diagnosi di Dislessia e Disortografia può essere posta solo alla fine della seconda classe della scuola primaria.

E’ importante tuttavia il riconoscimento precoce di fattori di rischio fin dall’età prescolare o durante il primo anno di scuola primaria, al fine di intervenire tempestivamente per potenziare le eventuali abilità deficitarie. Le difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche, uditive e visuo-spaziali sono possibili indicatori di rischio di disturbi specifici dell’apprendimento, soprattutto in presenza di una anamnesi familiare positiva e meritano la valutazione di uno specialista.

Presso l’Istituto Clinico San Carlo è attiva una équipe multidisciplinare autorizzata dall’Asl di Varese ad effettuare la prima certificazione diagnostica dei DSA valida ai fini scolastici e formata per il trattamento riabilitativo dei disturbi di apprendimento (Le relazioni rilasciate dall’équipe hanno validità ai fini scolastici, parimenti a quelle rilasciate dai servizi pubblici delle UONPIA e danno diritto all’applicazione a scuola delle misure compensative e dispensative, previste dalla legge 170 del 2010.)

I professionisti che fanno parte dell’equipe San Carlo riconosciuta e certificata sono i seguenti:

Dr.ssa Moira Cometa e Dr.ssa Elisabetta Castiglioni: Neuropsichiatra Infantile – valutazione degli aspetti clinici con raccolta dei dati anamnestici (sintomatologia, pregressa storia clinica, famigliarità per DSA o DSL), individuazione di eventuali sintomi indicativi della presenza di un’eventuale comorbidità (es ADHD, disturbi emotivi, altri disturbi neuropsicologici) ed effettuazione dell’esame obiettivo neurologico sul bambino per escludere patologie di interesse neurologico, valutazione della motricità oculare, delle competenze motorie, della lateralità, del controllo posturale, della coordinazione e delle abilità prassiche.

Dr.ssa Luisa Rolfi: Psicologa Psicoterapeuta - valutazione delle funzioni cognitive (quoziente intellettivo, memoria, attenzione e funzioni esecutive, funzioni visuo-spaziali), colloqui rivolti ai genitori (gestione dei compiti e delle problematiche emotive), colloqui rivolti agli insegnanti (raccolta di informazioni in fase di valutazione, presentazione della relazione e stesura P.D.P., gestione delle problematiche scolastiche, consulenza per l’applicazione delle misure dispensative e strategie compensative), percorsi di potenziamento cognitivo, percorsi di psicoterapia rivolti ai bambini per la gestione degli aspetti emotivi e la bassa autostima.

Dr. Paolo Grampa: Psicologo - valutazione delle funzioni cognitive (quoziente intellettivo, memoria, attenzione e funzioni esecutive, funzioni visuo-spaziali), colloqui con genitori e insegnanti, percorsi di potenziamento cognitivo (Metodo Feuerstein), percorsi di gestione degli aspetti emotivi e affettivi con bambini e adolescenti.

Dr. Christian Caldiroli: valutazione e trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva (in particolare disturbi del linguaggio e disturbi specifici dell’apprendimento), adulta e geriatrica.

Dr. Luca Caprioli: Psicomotricista, valutazione e trattamento delle competenze motorie, della lateralità, del controllo posturale, della coordinazione e delle abilità prassiche.

L’Istituto Clinico San Carlo è un’organizzazione sanitaria privata che offre risposte efficaci e sicure alle necessità cliniche, funzionali ed estetiche dei propri pazienti grazie a competenze mediche di eccellenza e tecnologie all’avanguardia. San Carlo si impegna a offrire un contributo concreto alla promozione della salute sul territorio e supporta diverse iniziative di solidarietà sociale.

Per informazioni:
Tel: 0331 68 50 65,  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 www.sancarloistitutoclinico.it