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Gioco dei teli: travestimenti e divertimento per tutto l'anno!

Gioco dei teli: travestimenti e divertimento per tutto l'anno!

Non solo a Carnevale ci si può travestire, questo gioco infatti può essere fatto tutto l'anno perché stimola la fantasia dei bambini e li impegna per molto tempo!

C'è ancora qualcuno che, come me, preferisce dar tempo e spazio alla fantasia e alla creatività per creare un abito, scegliendo i soggetti dalla vita quotidiana (ma anche mestieri ed animali…) e magari con la collaborazione proprio dei piccoli o cogliendo alcuni suggerimenti e desideri.
Oltre al Carnevale però con le sue qualità frizzanti e gioiose di scherzo, gioco e spensieratezza e vitalità mia figlia, come tanti bimbi, ha sempre avuto la “necessità” di travestirsi sin da quando era piccolina.

Il gioco dei Travestimenti nella pedagogia steineriana

La pedagogia steineriana suggerisce infatti materiali di gioco semplici, naturali e non definiti che consentano al bambino di non porre limiti alla propria fantasia.
Tra questi, non può mancare una cesta con bellissimi teli in cotone leggero, lino, mussola, seta, orlati e di diverse misure a seconda degli usi e dell’età dei bambini.
Uno dei primissimi modi in cui vengono utilizzati è solitamente, appunto, il gioco dei travestimenti più disparati: semplicemente annodando i teli tra di loro e su di sé (o su un adulto che si presta al gioco) realizzeranno in un baleno ciò che la loro immaginazione suggerisce…e vedrete quanta operosità e gioia arriveranno in casa!
Possono essere  scampoli di stoffa, meglio se in tinta unita e dai colori tenui soprattutto per i più piccoli, trovati in casa oppure appositamente comprati e regalati in occasioni speciali.
Piccoli quadrati (ad esempio 35x35) per le prime scoperte tattili dei piccini saranno utili anche più avanti per creare mari, prati, monti negli scenari di gioco; ritagli di media misura sono i più adatti ai travestimenti; quelli di misure più grandi, tesi e fissati ad esempio con delle mollette di legno,  possono diventare il tetto della che poi arrederanno nel gioco, oppure i bordi di una nave per valorosi marinai, o il mare in cui fingere di nuotare e tuffarsi… altrettanto, avremo fasce per portare le bambole, sacchi per trasportare oggetti e…a voi la gioiosa scoperta di cos’altro la fantasia di un bambino potrà suggerire!
Anche i bimbi più abituati a giocattoli di tutt’altro genere non resisteranno alla curiosità di sperimentarsi e in breve cambieranno il loro modo di giocare, a tutto vantaggio di una maggiore libertà (e quindi serenità d’animo e disponibilità) e autonomia.


Anche noi adulti potremmo scoprire un modo semplice ma efficace di arredare e ordinare la casa con gusto, trasformando temporaneamente la sala, con la libreria e gli scaffali ricchi oggetti interessanti per i bimbi che vorreste non fossero toccati, in una zona gioco adeguata al momento del bambino e senza continui ammonimenti o divieti.

E, perché no, provate a sostituire i cartoni animati serali, con un’improvvisata recita per tutta la famiglia immaginando personaggi da vestire con i vostri teli…

 L’idea di base è che i giocattoli dovrebbero essere semplici, (relativamente) pochi, in materiali naturali, fatti a mano se possibile, e con un “finale aperto”, che significa che il gioco dovrebbe stimolare l’immaginazione ed essere completato dal bambino usando la propria mente.

A cura di Mamma Fatata


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