A che età devono iniziare a scrivere in inglese i bimbi?
E’ normale che mia figlia in 1° elementare scriva già in inglese quando ancora non sa scrivere in italiano?
Queste sono alcune delle domande che mi hanno posto alcuni genitori durante le ultime presentazioni della metodologia che rappresento e con cui insegno inglese nell’ottica di una crescita bilingue e che mi hanno spinto a fare alcune riflessioni in merito.
Già nei miei articoli precedenti ho affrontato questa questione: cosa significa essere bilingui? Essere bilingue non significa necessariamente conoscere alla perfezione due lingue ma essere in grado di comunicare in due lingue anche a diversi livelli di competenza.
Se partiamo da questo presupposto scientificamente provato da studiosi e ricercatori, il bambino impara prima a parlare e poi a scrivere nella propria lingua madre. E non impara categorie di parole ma impara a narrare e a comunicare, prima con la propria mamma e con papà,con i nonni e gli altri componenti della propria famiglia, poi con i primi amici di gioco, ampliando e variando il proprio vocabolario. L’acquisizione linguistica, infatti, segue generalmente queste tappe: 1) capire, 2) parlare, 3) leggere e 4) scrivere.
Se quindi quando impariamo la nostra lingua madre, prima impariamo a parlare, poi a leggere e contestualmente a scrivere, perché dovrebbe essere differente l’apprendimento di una lingua straniera? L’apprendimento delle abilità scritte segue quattro fasi: la fase logografia, la fase alfabetica, la fase ortografica e la fase lessicale e sintattica.
Esistono diverse correnti di pensiero circa la modalità e l’età più adatte per introdurre la letto-scrittura in inglese ai bambini, tuttavia è assodato che prima di affrontare l’impegnativo programma di introduzione alla literacy in lingua inglese, è opportuno che si curi che i bambini posseggano la capacità di distinguere le parole nel contesto di una frase udita e di riconoscerne il significato in primis. Sei bambini non hanno la consapevolezza orale della lingua straniera, l’apprendimento della letto-scrittura non è efficace e può essere addirittura fonte di frustrazione.
I bambini devono sapere cosa stanno leggendo, come avviene per la nostra madre lingua.
La nostra mente è narrativa e richiede una pratica prima di tutto orale della lingua in un contesto relazionale e affettivo necessario per l’apprendimento.
In sintesi, prima di insegnare le regole fonetiche per decifrare la scrittura, è bene che i bambini siano abituati alla pratica di ascoltare la lettura ad alta voce. Leggere a voce alta in inglese è un ottimo strumento per migliorare la comprensione orale e per avvicinarlo alla lettura autonoma. Come fare in modo che i bambini capiscano ciò che stiamo leggendo loro? Mostrando le immagini, mimando le azioni, ripetendo le parole abbinandole al loro significato.
Solo in seguito e una volta in grado di abbinare suono e lettura, allora si potrà iniziare a proporre loro libretti per imparare a leggere e poi a scrivere, preferendo l’approccio fonetico (synthetic phonics) o quello globale (tramite sight words). In ogni caso, il bambino imparerà a scrivere di ciò che conosce, di ciò di cui ha fatto esperienza in maniera naturale ed efficace, come fa con la propria madre lingua.
A cura della Dott.ssa Micaela Di Leone
Esperta in Glottodidattica Infantile
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