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Arteterapia con i bambini e per i bambini!

mani arteterapia

Sentiamo sempre più spesso parlare di Arteterapia, ma cos'è l'Arteterapia e come possiamo utilizzarla con i bambini? Lo abbiamo chiesto a Cinzia Sessa - arteterapeuta clinica.

L’arteterapia è un intervento di aiuto e sostegno alla persona impiegato in svariati ambiti, come quello terapeutico, riabilitativo, educativo e preventivo, ma si configura anche come strumento di crescita personale e conoscenza di sè.

Anche nel caso dei bambini, l’arteterapia non si rivolge esclusivamente a soggetti con disabilità fisiche o relazionali, che mostrino sofferenze o difficoltà, ma è un’esperienza assolutamente ricca e stimolante, che offre a qualsiasi bambino la possibilità di esprimere se stesso, di dare struttura alle emozioni e di affermare la propria personalità.

Fino ad una certa età è piuttosto naturale ed istintivo per i bambini esplorare la realtà circostante, giocando e creando; loro non hanno bisogno in genere di incoraggiamenti particolari per disegnare, dipingere o modellare, ma per valorizzare l’aspetto introspettivo e comunicativo dell’espressione artistica, e farne uno strumento per elaborare emozioni ed esperienze, sono necessari un tempo e uno spazio accogliente e protetto, come risulta essere il setting arteterapeutico, e la presenza di un arteterapeuta qualificato.

Oggi la libertà di esplorare se stesso per un bambino è considerabile quasi un lusso, poiché nei contesti scolastici le attività proposte il più delle volte sono guidate, orientate alla valutazione, oppure alla realizzazione di lavoretti per feste e ricorrenze, mentre al di fuori della scuola, i bambini in questa prorompente era digitale, arrivano addirittura ad estraniarsi da tutto ciò che ha a che fare con manualità e corporeità.

In un atelier di arteterapia invece, al bambino vengono proposti con particolare cura, diversi materiali artistici che è invitato ad esplorare, manipolare, sperimentare in completa libertà, secondo le sue modalità ed assecondando le proprie necessità.

Il bambino e la sua innata creatività trovano così nutrimento e si apre la possibilità di concepire da sè qualcosa di nuovo, che prima non c’era, personale e non stereotipato, così come di dare nuova valenza ad elementi già esistenti,  trovando nuove relazioni fra le cose, tutto questo in prima persona, ma sempre con la certezza di essere sostenuti in ogni momento, costantemente protetti e mai giudicati.

Nell’atelier di arteterapia vengono accolte anche frustrazioni e difficoltà manifestate dal bambino; l’arteterapeuta non le svaluta ma è pronto al confronto con l’insuccesso nella realizzazione di qualcosa, non nega il fallimento, ma aiuta il bambino a farne un punto di partenza, uno strumento di crescita, dando valore al “buono” e recuperando ciò che il bambino sente “sbagliato”, trovandogli un senso e trasformandolo insieme.

Il bambino impara così a non bloccarsi davanti alle difficoltà, ma piuttosto ad avvalersi dei propri strumenti e delle proprie risorse per superarle, affina la propria abilità di porre domande e cercare le svariate possibili risposte.

Quando le sedute di arteterapia sono di gruppo (e nel caso dei bambini è quasi sempre preferibile che lo siano), un altro aspetto fondamentale è il gruppo stesso, che offre la possibilità di condivisione dell’esperienza con i compagni; il bambino infatti ha modo di confrontarsi coi coetanei che sono probabilmente alle prese con difficoltà simili alle proprie, riuscendo ad auto-rassicurarsi  e motivarsi, poiché è più facile immaginare di riuscire, laddove altri simili a noi ce la stanno facendo!

A livello individuale, utilizzando i materiali artistici non vengono interessati solo sensi come il tatto e la vista, ma tutto quanto il corpo con tutti i suoi canali sensoriali.

L’esperienza creativa facilita dunque il proprio equilibrio, migliorando l’integrazione di aspetti mentali, emotivi, fisici e creativi; in questo modo spesso diventa  possibile alleviare tensioni e sofferenze ancor prima che giungano alla coscienza.

In sostanza tramite il processo arteterapeutico vengono  immagazzinate una serie di informazioni utili e si genera un nuovo vocabolario emotivo.

Il bambino si costruisce cioè un bagaglio che gli permetterà di affrontare condizioni e circostanze della vita con sicurezza e positività, poiché ha già sperimentato la propria originalità e specificità di individuo, ha una nuova concezione di sè, e un modo più sano e positivo di porsi nei confronti dell’altro e della realtà che lo circonda; ha soprattutto imparato ad essere PROTAGONISTA DELLA PROPRIA VITA!

 

A cura di Cinzia Sessa
Arteterapeuta clinica ad orientamento psicodinamico
Opera in ambito clinico con diverse tipologie di utenze, conduce percorsi di arteterapia nella scuola dell’infanzia,                                                            primaria e secondaria di primo grado.
Tel. 335 8184960  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


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