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Il Bonus Bebè 2015, un aiuto alle famiglie

Categoria: Avvocato

In un momento di grave crisi economica la Legge di stabilità (legge 23.12.2014 n. 190) - pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29.12.2014 - annuncia un aiuto alle famiglie italiane. 

L’intervento economico, definito bonus bebè, prevede infatti che per ogni figlio nato o adottato tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 è riconosciuto un assegno di importo mensile di euro 80,00 a decorrere dal mese di nascita o adozione.

L'assegno non concorre alla formazione del reddito complessivo ed è corrisposto fino al compimento del terzo anno di età del minore ovvero del terzo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell'adozione, per i figli di cittadini italiani o di uno Stato membro dell'Unione europea, o di cittadini di Stati extracomunitari con permesso di soggiorno, residenti in Italia.

La condizione per poter chiedere il contributo è che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l'assegno sia in una condizione economica corrispondente a un valore dell'ISEE (indicatore della situazione economica equivalente), non superiore a 25.000 euro annui.

Qualora il nucleo familiare richiedente l'assegno sia in una condizione economica corrispondente a un valore dell'ISEE, non superiore a 7.000 euro annui, l'importo dell'assegno è raddoppiato (euro 160,00 al mese).

Per chiedere l’erogazione del contributo occorre presentare una domanda all'INPS.

A questo punto non resta che attendere la fine di gennaio per l’emanazione delle disposizioni necessarie per rendere attuativo l’intervento.

Ma non preoccupatevi, vi faremo sapere a tempo debito tutte le novità.

Ultima curiosità, l'onere derivante dall’intervento economico è valutato in 202 milioni di euro per l'anno 2015, in 607 milioni di euro per l'anno 2016, in 1.012 milioni di euro per l'anno 2017, in 1.012 milioni di euro per l'anno 2018, in 607 milioni di euro per l'anno 2019 e in 202 milioni di euro per l'anno 2020.

Ancora molta comunque è la strada verso una politica sociale attenta ai bisogni delle famiglie e delle donne lavoratrici.

A cura dell’Avv. Barbara Cirivello www.studiolegalecirivello.com


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