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Primi giorni di scuola: ecco come aiutarli!

Categoria: psicologia
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Il primo giorno di scuola è vissuto, da bambini e genitori, come un momento molto emozionante e a volte impegnativo da affrontare. Ecco come possiamo aiutare i nostri figli!

In particolare, se si tratta della scuola primaria, questo momento cade in un periodo di sviluppo del bambino particolarmente importante: il passaggio da un mondo soggettivo, dove tutto ruota intorno a sé e ai propri bisogni, a quello delle regole legate alla socialità e condivisione con gli altri. 

Lo sviluppo del bambino

Entro i 5-6 anni il bambino ha in genere elaborato il concetto di essere un individuo separato dalla madre e ha sviluppato una certa autonomia. Ha inoltre imparato a controllare la sua istintualità ed è consapevole di sé e delle relazioni con gli altri. Il Bambino nel nuovo contesto scolastico dovrà quindi adattarsi alle regole della socialità e dal primo giorno dovrà affrontare nuove responsabilità. Un altro aspetto molto importante è che probabilmente per la prima volta entrerà in un contesto di valutazione delle sue capacità e dei risultati che produrrà. Ciò può comportare un certa ansia del bambino nell'approcciarsi alla nuova esperienza. Queste sfide saranno impegnative per il bambino, ma saranno affrontate più facilmente poiché proprio in questo periodo dello sviluppo in genere comincia a sperimentare il piacere del vedersi e mostrarsi agli altri cresciuto e capace di nuovi apprendimenti e comportamenti. Potrebbero comunque in alcuni casi verificarsi delle difficoltà di adattamento alla nuova situazione, che andranno affrontati dai genitori con delicatezza e attenzione.

Come facilitare l'inserimento

Per facilitare questo momento è utile trasmettere al bambino il messaggio che si tratta di una tappa naturale di crescita di cui deve essere orgoglioso, perché sta diventando “grande”. Sarà utile trasmettere contemporaneamente anche il messaggio che è sempre il bambino di mamma e papà, che lo accoglieranno e lo aiuteranno nelle eventuali difficoltà. E' importante che nostro figlio non si senta da solo, ad affrontare questo momento, affinché non si convinca che autonomia è uguale a solitudine nelle difficoltà. A fronte delle nuove responsabilità del bambino è fondamentale, inoltre, rassicurarlo sul mantenimento di spazi liberi per il gioco e per altre attività dopo la scuola, che gli verranno garantite e dove potrà decidere lui, insieme a voi, cosa fare e come. Per trasformare queste indicazioni in comunicazione quotidiana con nostro figlio cercheremo di usare allora spesso le parole “naturale” riferito al momento e alla crescita in generale, “grande” e “capace” riferito al bambino. Preferiremo riferirci alla sua autonomia come fare le cose “senza bisogno di aiuto” e non come “tutto da solo”. Dal punto di vista pratico, inoltre, si può aiutare il bambino nel contesto ambientale rendendo conosciuti e prevedibili gli spazi, le persone, le regole e i tempi del nuovo contesto scolastico. Utile è anche preparare nostro figlio al contatto con compagni di scuola di lingua e cultura diversa o diversamente abili, per superare l'iniziale disagio dato dal non sapere che fare, dando indicazioni sulle modalità di comunicazione e relazione volte al reciproco rispetto.

Ricordatevi e ricordategli che la scuola è come la vita: scoprire le regole, conoscere nuove persone e condividere con loro, fare cose che pensavi di non essere capace di fare.. è un'avventura tutta da scoprire!

A cura della Dott.ssa Mascia Bertoni -psicologa, psicoterapeuta  www.psicobenessere.it 
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