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Sicurezza in rete: guida per genitori di nativi digitali

Categoria: psicologia
Sicurezza in rete: guida per genitori di nativi digitali

Sicurezza in rete. Internet fa parte della vita di (quasi) tutti, quindi non sarebbe pensabile evitarne l'utilizzo da parte dei più piccoli. Ecco una guida per genitori di nativi digitali.

E' necessario fornire fin dalla prima infanzia un'educazione all'uso del computer e del web che aiuti i bambini e i ragazzi a rapportarsi con questo mezzo.

I dati di una recente ricerca ci dicono che all'età di 12-13 anni otto bambini italiani su dieci navigano regolarmente su internet.

Se si prende in esame la fascia più ampia, dai 5 ai 13 anni, la percentuale resta comunque del 44%, con un tempo di navigazione di almeno tre ore giornaliere. Ogni anno queste percentuali sono in crescita.

Più della metà dei bambini navigano nel web senza i genitori. Spesso, infatti, i genitori cedono e permettono ai figli di utilizzare il loro tablet o lo smartphone, anche in totale autonomia.

L'accesso a Internet contiene in sé alcuni potenziali pericoli per i nostri figli che possono avere gravi ripercussioni su bambini e adolescenti, primi tra tutti la pedopornografia e il cyberbullismo (articolo bullismo). E' necessario far capire ai ragazzi, ma anche ai genitori e ai nonni che si tratta di pericoli reali e non virtuali, che possono danneggiare in maniera grave la psiche e l'incolumità dei nostri figli.

I bambini sono più facilmente esposti a materiale inappropriato, per il quale sono impreparati, diventano vittime di adescatori virtuali e cyber-bulli. Secondo gli ultimi dati, il 95% degli adolescenti è online e un terzo di loro è stato in qualche modo e con diversa gravità vittima di cyberbullismo.

Spetta a noi genitori, aiutarli a navigare in rete con tranquillità e sicurezza. L'obiettivo è quello di proteggere ma soprattutto insegnare ai nostri figli come proteggersi dai rischi non solo di pedopornografia e cyberbullismo, ma anche dipendenza da internet e incapacità di relazionarsi al di fuori del contesto virtuale. Il passo importante è prepararli a gestire i rischi e insegnare loro come gestire l'affettività, capire cosa è “bene” e cosa è “male”.

Le nuove tecnologie offrono molti vantaggi perché permettono ai ragazzi di informarsi, imparare, scambiarsi idee, fare amicizia, conoscere e conoscersi. Ma la rete è lo specchio di quel che c'è nel mondo, quindi anche delle cose negative: i contenuti violenti, la pornografia, i tentativi di abuso da parte di malintenzionati, le prese in giro dei coetanei o i furti di identità.

I ragazzi e le ragazze on line comunicano con gli amici, condividono interessi, informazioni, stabiliscono relazioni e spesso sperimentano la loro sessualità. Sono consumatori di pornografia, sia i ragazzi che le ragazze. Questo vuol dire che la conoscenza della propria sessualità viene veicolata dai contenuti pornografici più seguiti e diffusi, che nella maggioranza dei casi contengono aspetti di violenza fisica o verbale, e quasi sempre verso la figura femminile.

L'inesperienza nel gestire queste situazioni potrebbe anche esporli al rischio di entrare in contatto con adulti potenziali abusanti. Inoltre possono essere responsabili (senza saperlo) della diffusione di materiale pedopornografico inviando immagini dove si è ritratti in atteggiamenti “osé” (al partner, agli amici ecc…) o di cyberbullismo facendo girare quelle di altre persone.

Il decalogo

1- Fatti insegnare ad essere un genitore digitale: cerca di capire quali siti frequentano e quali attività svolgono i tuoi figli.

2- Sii un genitore digitale modello di sicurezza: dimostra attenzione alla diffusione dei tuoi dati e alla gestione della privacy della tua famiglia. Fissa con loro il livello di sicurezza per farli sentire al sicuro.

3-  Parla ai tuoi bambini dei pedofili: descrivili come adulti che cercano di relazionarsi con i bambini in modo inappropriato, e chiarisci cosa è normale e cosa non lo è. Spiega ai tuoi figli che a volte questi adulti si fingono bambini, e che cercano di creare situazioni in cui incontrarsi da soli con i bambini. E' quindi importante che i tuoi figli raccontino con chi parlano on line e cosa viene detto.

4- Quando sei a casa non passare più tempo con lo smartphone che a parlare con i tuoi familiari.

5-Aiutali a costruire una realtà “reale” sociale e culturale che non sia virtuale: musica, sport, amici, arte.

6- Parla ai tuoi figli dei rischi in rete (e nella vita). Parlagli della sessualità e dell'affettività, non lasciare che sia la rete o la pornografia a insegnarlo (in maniera deviata) ai tuoi figli. Informarli li renderà sicuri affettivamente e consapevoli sessualmente, tenendoli lontani dai guai.

7- Ricorda ai tuoi figli che sei lì per aiutarli: possono dirti quel che succede, i loro dubbi e le preoccupazioni.

8- Informati su quel che succede ai tuoi figli, ma rispetta la loro privacy! Non spiarli.

9- Spiega ai tuoi figli che un’immagine scattata in modo giocoso, spedita al partner, agli amici o pubblicata su internet, potrebbe essere usata da altri in modi imprevedibili, fino a danneggiarli.

10- Spiega ai bambini e ai ragazzi che loro stessi potrebbero commettere un reato, diffondendo, inconsapevolmente, immagini di altri in quanto materiale pedopornografico o se fatto per deridere un altro minore in quanto atto di cyber bullismo.

Esistono inoltre tanti prodotti utili, gratis e non, per affrontare e gestire il tema della sicurezza on line:

  • giochi online come www.wildwebwoods.org per guidare i bambini nella “foresta nera” di Internet; si può giocare liberamente ed è un’iniziativa del Consiglio d’Europa.

  • interfaccia per i bambini come www.doudoulinux.org/web/italiano/index.html utilizzabile dai due anni in su, con giochi educativi e filtro per la navigazione.
     
  • software che filtrano i siti o le parole chiave sospette nei motori di ricerca come (tra i più noti) Wot oppure Windows Life Family Safety

  • tablet con applicazioni, video, musica e prodotti multimediali solo per piccoli di alcune aziende di giocattoli.

A cura della Dott.ssa Mascia Bertoni psicologa, psicoterapeuta www.psicobenessere.it


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