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Arriva Natale, ecco i consigli per il regalo giusto!

Categoria: psicologia
natale regali

Inizia la corsa agli acquisti dei regali e la spunta di liste interminabili di desideri dei nostri bambini. Come possiamo scegliere i regali giusti e far vivere la vera magia del Natale?

Il Natale ha un aura di magia che deve essere coltivata e protetta: i bambini hanno bisogno di fantasticare e il segreto del Natale sta proprio nella dimensione della favola e del mistero.

La figura Babbo Natale contribuisce a sviluppare l’immaginazione di nostro figlio/a perché è un'entità è importante che si preoccupa di tutti i bambini, anche di lui/lei. È una presenza di passaggio tra i genitori e il mondo degli adulti ed è per questo che i bambini vogliono fortemente credere alla sua esistenza, ignorando i bambini più grandi o i film e le pubblicità che ne sviliscono l'immagine.

Per i bimbi le feste di Natale sono un evento atteso con emozione e ricevere doni dagli altri  ha una valenza fortemente affettiva ed educativa. Nei giorni di festa inoltre i bambini  e i ragazzi passano più tempo a casa con i familiari e ciò rappresenta una buona opportunità di comunicazione e condivisione.

Il Natale è una festa che riporta anche i genitori alla propria infanzia e può capitare che i genitori esagerino con i regali, nel tentativo di consolare il proprio bambino interiore per le attenzioni a loro mancate nell'infanzia. A volte l'esagerazione dei regali è legata al desiderio di dimostrarsi “buoni genitori” (o “buoni nonni”, “buoni zii” etc..).

I nostri figli, però, hanno bisogno soprattutto di doni, non di regali. Il regalo è spesso un oggetto, con una “vita” a volte ridotta, come nel caso dei giochi. Il regalo ha un valore monetario e  da questo ne deriva la sua importanza: più costoso uguale più importante. Il regalo è spesso utilizzato come premio rispetto a risultati scolastici o di comportamento. Questo utilizzo ha però effetti negativi perché comunica : ti premio solo se (ti sei comportato come io desidero, puoi farmi un regalo di pari valore etc..). 

Il dono invece  non è per forza un oggetto, è pensato sulla persona ed è eterno perché il suo valore è nel gesto, nel sentimento d'affetto che ci porta a donare. Il dono comunica affetto incondizionato: “ti amo perché sei tu”. Il dono rappresenta chi lo fa e chi lo riceve, e non ha per forza un alto valore monetario. Insegna inoltre ai bambini a gestire l'affettività nelle relazioni e il significato de Natale (ma anche di ogni altra occasione di festa); anche per i non credenti è un’opportunità di far capire ai figli l'importanza del dono, della capacità di donare e condividere con gli altri.

Nonostante le pubblicità dei vari prodotti facciano innamorare bambini e ragazzini di giochi, vestiti e oggetti tecnologici, tale innamoramento è molto superficiale. I doni più desiderati dai nostri figli sono il nostro tempo e la nostra attenzione.

I bambini amano e hanno bisogno dell'atmosfera della festa in famiglia, più che degli oggetti. Aspettano con ansia i vari riti legati alle feste: preparare insieme gli addobbi, trasformare la casa, preparare l'albero e le pietanze di festa.

Il Natale simboleggia una nuova nascita ed è anche un rito di passaggio e di crescita: bisogna aiutare i bambini a comprendere il valore della condivisione e della festa, dello scambio dei doni nei termini di scambio d'amore, di continua crescita ed evoluzione "quest'anno avrai doni da bambino più grande!".

I Consigli per i doni dei vostri figli

  • Scriviamo insieme al bambino/ragazzino la Letterina a Babbo Natale e/o dei desideri, ma non prima dell'inizio di dicembre, perché non dovrebbe ruotare tutto intorno alle cose da comprare, quanto intorno alla condivisione e al significato del Natale per la famiglia.

  • Evitate i prodotti che differenziano maschi e femmine. Non eliminate nei vostri figli il desiderio di giochi generalmente indirizzati all'altro sesso. Questa precoce distinzione di genere è una tendenza che limita la creatività ed non valorizza le differenze individuali.

  • Non si può avere tutto: non esaudire per forza tutte le richieste della lista; è educativo anche imparare a gestire la piccola frustrazione del dover scegliere quel che più si desidera.

  • Il rito dell'apertura dei doni: diamo importanza al momento di condivisione, stabilendone le modalità i giorni precedenti. Apriamo i doni insieme, e valorizziamo l'affetto che sottende un dono, anche quando il dono non è gradito. Proviamo a giocare con coinvolgimento con i nostri figli: li gratificherà e li farà sentire veramente importanti e amati.

  • Pochi regali, ma scelti insieme: se i giocattoli sono tanti il bambino può esserne confuso.  Per sviluppare al meglio i processi creativi e sfruttare al meglio le sue potenzialità il bambino dovrebbe avere il tempo e lo spazio per la scoperta ed esplorazione di un singolo gioco per volta, e poi passare al successivo dopo aver esaurito l'interesse per il primo ed essersi un po' annoiato.

  • Orientare la scelta dei bambini e ragazzi: non farsi intrappolare dalla pubblicità di prodotti che non valgono quel che costano, ma proporre un'alternativa che salvaguardi sicurezza, costi e divertimento. Accontentare però il bambino se la richiesta non è irragionevole.

  • I giochi semplici stimolano maggiormente la voglia di sperimentare e la fantasia. I genitori dovrebbero prediligere giocattoli che permettano un intervento attivo del bambino, che cioè si prestino a diversi utilizzi e trasformazioni che stuzzichino la fantasia e creatività del bambino. Spesso i doni che i bambini ricevono sono troppo tecnologici o poco adatti alla loro età, scelti senza tenere conto delle loro  reali esigenze.

  • Bilanciare i regali tra attività fisiche e intellettive: non bisogna esagerare con i giocattoli con finalità didattica ed educativa: il bambino ha bisogno anche di sfoghi fisici (la bicicletta, il monopattino..) e può costruirsi nuovi giochi con gli oggetti di uso comune. Impara e cresce soprattutto relazionandosi, mascherandosi, inventando, costruendo, recitando una parte, correndo e cadendo!

  • Regalate giochi ed esperienze da condividere con altri (giochi da tavolo, piccole gite, concerti, eventi); nei giorni di festa giocate tutti insieme! è un ottima occasione di contatto anche con pre-adolescenti e adolescenti, in un periodo della crescita dove parlare coi figli diventa un’impresa.

  • Diamo il buon esempio. Prediligiamo anche tra adulti piccoli regali pensati e curati ma non troppo costosi.  Se diamo importanza solo al valore economico del regalo, saremo credibili nel dare apprezzamento e valore ai piccoli lavoretti che ci hanno preparato con amore?

  • Se i genitori sono separati i bimbi rischiano di ricevere ancora più regali, perché spesso i genitori si buttano in una gara a chi fa di più per conquistare la preferenza del bambino. Sarebbe più utile per il benessere psicologico del bambino riuscire a concordare i regali e impegnarsi a creare un’atmosfera familiare serena nonostante i conflitti.

  • Insegnare ad apprezzare i regali inaspettati: non obbligate tutti i familiari e parenti ad attenersi alla vostra lista della spesa. Lasciate a ognuno la possibilità di esprimersi e indirizzate solo chi per esperienza sapete  veramente incapace di fare un regalo adeguato al bambino/ragazzino. Sperimentiamo con i nostri figli la scoperta dei doni meno attesi, come aiuto ad una maggior apertura mentale, alla fantasia e alla creatività.

A cura di Dott.ssa Mascia Bertoni, psicologa e psicoterapeuta


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