La musica nell'apprendimento dell'inglese!
La musica può insegnarci una lingua straniera? Possiamo considerare fondamentale la musica nell’apprendimento delle lingue? Ce ne parla la Dott.ssa Micaela Di Leone.
Studi e ricerche confermano la stretta relazione che esiste tra linguaggio musicale e linguaggio verbale. La musica rappresenta qualcosa di primordiale, di sostanziale per la nostra vita pur essendo invisibile, incorporea, senza luogo. Contestualmente al linguaggio verbale è stata uno dei fondamenti di ogni civiltà e da ha il potere di “sincronizzare”, di unire, esercitando anche una potente funzione sociale.
Sappiamo che i nostri figli già nella pancia della mamma iniziano ad acquisire i suoni che gli vengono dall’esterno e quindi anche la musica. Una volta nato, il bambino ascolta i suoni intorno a se prediligendo il baby-talk che lo predispone all’ascolto del linguaggio e ne favorisce il processo di acquisizione dello stesso.
Ciò che accomuna l’apprendimento delle lingue e della musica è l’espansione dello spettro uditivo e il miglioramento costante del riconoscimento del suono. L’orecchio è come un elastico: più si lavora, più l’elastico si allunga. Diceva il famoso Professor Alfred Tomatis, otorinolaringoiatra francese che quaranta anni fa si dedicò allo studio dell’orecchio e delle sue straordinarie potenzialità, che “si parla con il proprio orecchio”. La musica migliora la percezione dei suoni e aiuta quindi a capire i suoni a non familiari ed è quindi, fin da subito, fonte di motivazione, interesse e divertimento per i bambini e non a caso sia nell’apprendimento dell’italiano che delle lingue straniere, le canzoni e le filastrocche sono uno strumento validissimo e molto usato.
Soffermandoci sull’apprendimento della lingua straniera, il ritmo di canzoni e filastrocche facilitano l’imitazione e la memorizzazione non solo di parole, ma di veri e propri “pezzi di linguaggio” (chunks of language) sviluppando anche l’apprendimento del ritmo, dell’intonazione e dell’accento di una lingua.
La musica offre la possibilità di effettuare molte ripetizioni, lavorando sul modelli linguistici di varia difficoltà, sviluppa la capacità di ascoltare, favorisce la socializzazione in classe, offre l’opportunità di divertirsi e rilassarsi favorendo l’apprendimento, aiuta lo sviluppo del gusto musicale e last, but not least, coinvolge i bambini con “intelligenze” di tipo musicale, uditivo e cinestesico.
Quindi a qualsiasi età musica e lingua straniera devono essere legate e indissolubilmente proposte ai nostri bambini e poi ai nostri ragazzi. Quando diciamo che con le canzoni si impara una lingua straniera, stiamo dicendo una verità, e lo stimolo che dobbiamo offrire ai nostri ragazzi non è solo quello di ascoltare le canzoni dei loro cantanti stranieri preferiti, ma, se ne si ha la passione, anche di provare a scrivere una canzone in lingua straniera.
Più di una ragazzina quest’anno mi ha mostrato canzoni scritte da loro in inglese dicendomi che preferivano l’inglese all’italiano. Pensandoci bene, l’italiano è perfetto per l’opera e il canto lirico, ma la massiccia presenza di parole inglesi con una o due sillabe facilita molto la produzione di emozioni e sensazioni che di getto escono dal cuore di un ragazzo.
A 10, 11 anni ci si affaccia alla preadolescenza e alla voglia di scoprire il mondo, anche quello musicale, lontano dalle canzoncine e dalle filastrocche dell’infanzia. E se una ragazzina di 11 anni mi manda questo testo scritto interamente da lei … forse la soluzione per noi insegnanti è veramente quella di affidarci sempre più a loro, ai bambini e ai ragazzi, tirando fuori dalla loro anima sentimenti, emozioni e passioni, direttamente nella lingua con cui vogliono comunicare e sperimentare, tutto risulterà più naturale e facile … gli errori? Avranno tutta la vita per correggere e migliorare le strutture grammaticali!
Io, intanto, ho la pelle d’oca ogni volta che la leggo e aspetto con ansia di sentirla cantare dalla sua autrice! Well done! Keep on listening to music!
Music is happiness,
is passion and symphony,
music transmit the joy
of heart, is what the thing
help you at the most difficult
times and the worst fears
to think about the music and the
most beautiful thing there is not
mind being out of the true tune …
the music is the feeling that can not
be forgotten, is that what.
That is moments of rain or a bit
Dark in life will do shining, the sun
In the heart.
It’s friend that everyone want that will
Accompany you forever.
Sofia, 11 anni
“Il linguaggio della musica è un linguaggio che solo l’anima capisce, ma che l’anima non potrà mai tradurre”, Arnold Bennett
A cura della Dott.ssa Micaela Di Leone
Esperta in Glottodidattica Infantile
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